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30Mar2016
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Lotta alla processionaria del pino
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Con i primi caldi in tutta Italia si affaccia una nuova minaccia per piante, animali e anche per l’uomo: la Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa), un insetto dell’ordine dei lepidotteri che deve il suo caratteristico nome alla particolarità di muoversi in fila, formando una vera e propria “processione”.
Le pianta più colpita è il pino (in particolare il pino nero e il pino silvestre), ma è possibile trovarla anche su larici e cedri, la Processionaria è riconoscibile grazie ai nidi simili a ragnatele che in genere compaiono alla fine dell’autunno e possono causare una necrosi alle foglie e, se l’infestazione non viene effettuata, anche la morte della pianta. E’ uno dei parassiti più distruttivi per le foreste, proprio per questo in tutta Italia è scattata l’allerta e dal 1998 la disinfestazione è diventata obbligatoria in tutti i comuni.
La Processionaria del pino può essere dannosa anche per l’uomo. Al contatto i peli della processionaria entrano nella cute e causano una dermatite caratterizzata da prurito e forte bruciore, può bastare passare sotto un albero infestato per essere investiti dal sottile pulviscolo non visibile ad occhio nudo che può penetrare nei i vestiti, nei capelli o direttamente sulla pelle, e nei casi peggiori può arrivare agli occhi o alle vie respiratorie con conseguenze ben più gravi.
Questo pericoloso parassita può essere debellato, in genere nei mesi invernali, utilizzando diversi metodi di disinfestazione. Il più efficace è l’utilizzo di pesticidi appositi spruzzati sulle larve e sui nidi tramite vaporizzatori, ma è bene evitare il contatto con l’insetto e i nidi e soprattutto è bene affidarsi a squadre esperte.
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