In serbatoi di stoccaggio e tubazioni di impianti di produzione industriale vi è spesso il rischio frequente della formazione di contaminanti, che trovano ricovero all’interno di biofilm.

Il biofilm è una patina che aderisce alle superfici creando le condizioni per lo sviluppo di contaminanti. Tra i più frequenti troviamo batteri, funghi, muffe, alghe e lieviti. In alcune tipologie industriali quali le industrie di idropitture la crescita di questi contaminanti, agevolata dallo sviluppo di biofilm all’interno dei serbatoi di stoccaggio, crea inquinanti e la formazione di biofilm inoltre, induce la corrosione del metallo a causa dello sviluppo di acido solfidrico. Il trattamento con biocidi quindi diventa indispensabile per prevenire e combattere la formazione di contaminanti e la creazione di biofilm che quando si stacca dalle superfici, crea spesso delle occlusioni.

Il trattamento battericida d’impianti industriali previene la formazione di contaminanti e biofilm esplicando la sua azione contro una varietà di microrganismi quali, oltre ai batteri, funghi e muffe. L’azione è immediata garantendo entro trenta secondi la distruzione del 99% di microrganismi presenti anche se diluiti in acque dure. Grazie alla sua attività residuale sulle superfici trattate si forma una pellicola protettiva che impedisce il riformarsi delle infezioni. L‘azione è garantita anche su superfici non lisce, cioè quando vi è presenza di incrostazioni. Pertanto il prodotto presenta una maggiore azione residuale che aumenta la penetrazione.

Modalità di azione

Il prodotto agisce su microrganismi quali staphilococcus aureus, escherechia coli, pseudomonas aeruginosa, aspegillus etc. Aspergillus appartengono alla classe comprendente lieviti e muffe con ife settate. L’identificazione delle muffe avviene sulla base delle caratteristiche morfologiche. L’azione avviene a livello della membrana cellulare dei microrganismi sensibili; questi ultimi a seconda dei gruppi sostenuti possono essere gram positivi o gram negativi.

Tipologia dei prodotti utilizzati

L’azione avviene grazie a dei sali derivati da alogenuri di ammonio nei quali gli atomi d’idrogeno sono sostituiti da gruppi arilici ed alchilici a lunga catena che costituiscono i veri e propri principi attivi germicidi. Questi prodotti inoltre esplicano la loro azione mascherando gli odori sgradevoli, agendo sulle sostanze organiche impedendone la putrefazione ed evitando così all’origine la formazione di cattivi odori.

Modalità operative

Si impiegano per tali bonifiche apparecchiature a pressione aventi un getto che permette un trattamento omogeneo delle superfici. Il liquido erogato alla pressione di circa 30 atm.  esce da una lancia terminale alla cui estremità si applica una boccola del diametro della tubazione da trattare, impedendo in questo modo il ritorno del prodotto, raggiungendo quindi tutti i possibili anfratti. Nei serbatoi di stoccaggio s’interviene inizialmente con tecniche di umidificazione a caduta, e dopo aver trattato uniformemente le superfici, si passa con  apparecchiature nebulizzanti che erogano una nebbia finissima formata da goccioline di diametro compreso tra 5 e 10 micron, tali dimensioni permettono di coprire interamente la superficie da trattare.

Analisi pre e post-trattamento

Prima di svolgere l’intervento si eseguono dei tamponi delle superfici da trattare per valutare la carica batterica presente, terminata l’operazione, si lascia riposare per 24 ore, dopodiché s’interviene eseguendo dei tamponi analitici delle superfici trattate dal cui risultato si evince la bontà del trattamento eseguito.