Disinfestazione da vespe
Le vespe sono particolarmente fastidiose verso la fine dell’estate, quando le operaie sono libere dalla necessità di raccogliere cibo proteico per le larve e vanno alla ricerca di sostanze dolci da loro preferite, come ad es.marmellate e sciroppi. Possono presentare un problema quando si introducono in cucine, panetterie o altri ambienti in cui vengono utilizzati materiali dolci aromatici. Le vespe possono contaminare gli alimenti e disturbare o perfino pungere il personale. In caso di elevate concentrazioni, le vespe vengono considerate una vera minaccia e possono addirittura costringere ad interrompere le attività nei posti di lavoro.
Il motivo di maggiore preoccupazione è rappresentato dalle dolorose punture delle vespe. In alcuni casi gli incidenti stradali inspiegabili sono stati talvolta attribuiti alla distrazione dei guidatori causata dalla presenza di vespe.
La puntura di una vespa nella zona della gola può determinare un’ostruzione delle vie respiratorie. In altri casi la puntura può rivelarsi tossica e causare capogiri, difficoltà respiratorie, vomito, diarrea e anche orticaria. Tali sintomi si presentano tuttavia solo in in seguito ad un attacco di massa. Il rischio principale è costituito dallo shock anafilattico causato da ripetute punture o anche da una sola puntura che, in alcuni casi, può portare alla morte. In caso di sospetto shock anafilattico è necessario cercare immediatamente assistenza medica.
- Monitoraggio della popolazione presente con trappole a cattura massiva con attrattivo, le quali oltre ad avere azione di monitoraggio svolgono anche abbattimento della popolazione di vespe presenti nel sito;
- Trattamenti con bombole insetticide a pressione capaci di un getto che ha una lunghezza di 5 metri, per agire su nidi presenti ad altezza d’uomo;
- Trattamenti con insetticidi dall’azione residuale ed abbattente per nidi presenti a notevoli altezze spruzzati con apparecchiature a forte pressione;
- Asportazione e distruzione di tutti i nidi trattati
Particolare attenzione viene rivolta al riconoscimento dell’esemplare, poiché spesso ci si può confondere con le api, specie legislativamente protetta, e in caso d’infestazioni di api, si procede in altro modo con metodi non cruenti.
Vespa Comune (Vespula (Paravespula) vulgaris).
Nidifica sottoterra e in cavità di alberi ed edifici.
Le vespe sono tipicamente insetti sociali che costruiscono un nuovo nido ogni anno. Le regine, che sono più grandi delle operaie, trascorrono l’inverno in ricoveri ricavati negli edifici, sotto la corteccia degli alberi o anche nei vecchi nidi. Emergono in primavera e si nutrono di nettare e linfa. I nidi sono posti sottoterra, negli edifici, negli alberi o nei cespugli; sono costruiti con una particolare carta ottenuta dalla vespa masticando e mischiando alla saliva legno e altri detriti di origine vegetale.
Il primo strato del nido è costruito dalla regina e ospita le uova che vengono cementate nelle celle; a seconda della temperatura dopo alcuni giorni le larve emergono solo parzialmente al fine di evitare di cadere dalle celle stesse. La regina alleva le larve. Le larve mature costruiscono bozzoli di seta nei quali si chiudono per impuparsi. Da 4 a 6 settimane dopo la deposizione delle uova la prima generazione di operaie sfarfalla. Queste sono femmine, ma più piccole della regina mentre i maschi sfarfallano a stagione più avanzata. Le operaie femmine quindi si assumono il compito di estendere e gestire il nido. Se il nido si surriscalda, le operaie utilizzano le proprie ali per ventilarlo o introducono addirittura piccole gocce di acqua che lo rinfrescano evaporando. Alle operaie spetta inoltre il compito di andare alla ricerca di cibo.
Mentre le operaie sviluppano il nido, la regina dedica il suo tempo a deporre le uova. Ogni cella può essere utilizzata diverse volte per allevare le larve e, alla fine dell’estate, il nido può contenere fino a 20.000 o più vespe.
In autunno vengono prodotte nuove regine e nuovi maschi. Questi ultimi fecondano le regine le quali vanno poi alla ricerca di luoghi in cui svernare. Ai primi freddi i nidi rimangono vuoti.
Le vespe possono essere considerate insetti utili. I nidi si sviluppano durante la primavera e all’inizio dell’estate e le operaie raccolgono larve di insetti piccoli frammenti di carne e anche di pesce per nutrire le larve. In tal modo contribuiscono al controllo degli insetti nocivi e a ripulire le carcasse. Le operaie preferiscono i carboidrati ad alto contenuto energetico ottenuti dalla frutta e dal nettare dei fiori. Possono fungere da impollinatrici sebbene non siano efficienti come le api.
In generale, tuttavia, le vespe sono generalmente considerate insetti dannosi e una pericolo per la salute.
Generalmente si nutrono di frutta, per es. mele, pere e prugne, sebbene siano considerate saprofaghe, estendendo i danni causati da altri insetti dannosi e trasmettendo malattie. La necessità di raccogliere legno per costruire i nidi significa che le vespe possono danneggiare i manufatti in legno delle costruzioni, le staccionate e forse anche gli arredi da giardino.
Il motivo per cui le vespe sono particolarmente fastidiose verso la fine dell’estate, è dovuto a fatto che in questo periodo le operaie sono libere dalla necessità di raccogliere cibo proteico per le larve e vanno alla ricerca di sostanze dolci da loro preferite, come ad es.marmellate e sciroppi.
- LEGGE N° 313 DEL 24 DICEMBRE 2004